C’è un filo rosso che lega la pasta ai termosifoni: è il consumo di gas, anzi come risparmiare energia e ridurre le bollette. Alcuni, tra cui alcuni siti di cucina, hanno lanciato la moda di cuocere la pasta con solo due minuti di fuoco acceso.
Foto di sgrunden/pixabay
Un’altra ricetta, più articolata, arrivata dal Mite, il Ministero della transizione ecologica che il 6 settembre 2022 ha presentato un piano per ridimensionare la dipendenza del gas russo e nello stesso tempo aiutare le famiglie a ridurre le spese.
Tra i comportamenti a costi zero promossi dal Mite ci sono: “riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine”.
Sempre il Mite presenta alcune misure comportamentali che richiedono investimenti iniziali come “la sostituzione di elettrodomestici a più elevato consumo con quelli più efficienti, sostituzione di climatizzatori con quelli più efficienti, installazione di nuove pompe di calore elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie a gas, installazione di pannelli solari termici per produrre acqua calda, sostituzione lampadine tradizionali con quelle a led”.
Altri consigli arrivano dal web e soprattutto dai siti green che consigliano di installare caldaie a condensazione, sostituire gli infissi in modo da eliminare gli spifferi, ridurre la temperatura dei termosifoni, preferire la cottura a vapore a quelle tradizionali, staccare la spina di lavatrice, lavastoviglie, forno, televisione e di tutti gli altri elettrodomestici che non sono in uso.
Anche se spenti, infatti, gli apparecchi elettronici continuano a consumare energia. Lo stesso vale per il caricabatteria del cellulare: per risparmiare sarebbe meglio toglierlo dalla presa quando non serve.
Ci sono poi elettrodomestici che, una volta accesi consumano moltissimo. Ma quale sarebbe meglio evitare? La classifica degli elettrodomestici più energivori arriva da Selectra, il servizio gratuito che confronta e attiva le offerte di luce, gas e internet per aziende e privati.
Al primo posto si trova la stufetta elettrica, seguita dal bollitore e dall’asciugacapelli. Seguono friggitrice ad aria, piastra per capelli, asciugatrice, ferro da stiro, forno elettrico, aspirapolvere, condizionatore, lavatrice e lavastoviglie.
A proposito di lavatrice e lavastoviglie, gli esperti consigliano di mandarle a pieno carico e con temperature più basse per risparmiare energia.
Dopo il Ministero della Transizione ecologica, anche l’Enea ha pubblicato una Guida per ridurre i costi della bolletta. La guida è un mix di buoni consigli e nuova tecnologia.
Tra i primi ci sono l’uso delle persiane durante la notte, spegnere le luci quando si esce dalle stanze, ridurre l’uso di acqua calda, non coprire i termosifoni con tende, schermi o mobili e sbrinare con frequenza frigoriferi e congelatori. ù
Per quanto riguarda l’uso della tecnologia, l’Enea invita a usare lampadine a risparmio energetico, a migliorare la coibentazione degli edifici, usare doppi vetri e acquistare elettrodomestici di classe superiore.
Altri consigli in ambito tecnologico sono l’uso di ciabatte multipresa con interruttore per spegnere più apparecchi contemporaneamente, dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione della temperatura, utilizzare valvole termostatiche, utilizzare un sistema di contabilizzazione del calore.
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