L’Ex Caserma di Porto Fluviale, a Roma, sarà trasformata in case popolari. Insieme alla caserma, la Giunta capitolina ha approvato altri due progetti di fattibilità che riguardano il recupero di un edificio a Tor Bella Monaca e la costruzione di una struttura residenziale in via di Cardinal Capranica. Il tutto per un costo di 55 milioni di euro.
L’intervento, dal nome “Porto Fluviale Rec House”, riguarda un’area di circa 3,2 ettari che si trova all’angolo tra via delle Conce e via del Porto Fluviale nel quadrante Ostiense ed è un bene un vincolato dal Ministero della Cultura.
A guidare il restauro sarà il rispetto dei più elevati standard di efficienza energetica. Al piano terra il progetto prevede spazi di formazione per la didattica a distanza, uno sportello antiviolenza e sale per le associazioni di quartiere. Per il piano terra il finanziamento è di 11 milioni di euro.
Per la redazione del progetto di fattibilità “Porto Fluviale Rec House” molto importante è stato il contributo del Dipartimento di Architettura di Roma 3 che ha fornito un supporto tecnico scientifico al Comune di Roma.
La proposta dell’università si propone di recuperare un bene vincolato, senza consumo di suolo e in un'ottica di sostenibilità; incrementare il patrimonio di edilizia sociale; ridurre il disagio abitativo a; dotare il quartiere di un nuovo spazio pubblico; utilizzare modalità innovative di gestione.
L’edificio, reso famoso dall’immenso murale dello street artist Blu, è occupato dal 2003 in modo abusivo da 56 nuclei familiari provenienti da 13 differenti nazioni, che hanno sviluppato interessanti forme di convivenza interculturale.
Il progetto intende mantenere la comunità, già inserita nella vita del quartiere e già attiva nella fase di co-progettazione, attraverso un Bando Speciale nel rispetto dei requisiti per l'accesso all'Edilizia Residenziale Pubblica.
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