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Maria Chiara Sabato

Gli immobili in classe E (o meno) perdono valore negli ultimi 5 anni

Più la classe energetica degli edifici è bassa e più le case perdono valore. Lo dice una ricerca di Immobiliare.it Insight, il ramo dell’azienda che analizza l’andamento del mercato per conto di immobiliare.it.


Foto di Christiane M/Pixabay


Secondo la ricerca, pubblicata sul sito il 13 ottobre 2022, chi nel 2017 ha deciso di investire in una casa in classe E (o meno), attirato dal prezzo conveniente, ha visto il proprio immobile perdere di valore, passando dai quasi 2.000 euro al metro quadro di media a poco più di 1.800, una flessione dell’8%.


Le abitazioni in classe A, al contrario, si sono rivalutate del 2% in cinque anni, comunque meno di quanto abbiano fatto quelle in classe media che hanno conosciuto un aumento di valore del 5%, passando da 2.073 euro al metro quadro a 2.168 euro.


Purtroppo però, la maggior parte del patrimonio immobiliare italiano, ben il 76%, è costituito da immobili costruiti negli anni ’60-’70 con un’efficienza energetica di classe E o più bassa. Solo l’11% si qualifica come ad elevata efficienza (classe A o superiore) e, quasi sempre, si tratta di edifici di nuova costruzione con un prezzo di vendita più alto.

Andando a prendere in esame un immobile tipo, ovvero un trilocale di 100 metri quadri, emerge come al Nord-Est ci sia la più rilevante differenza di prezzo tra immobili in classe alta e bassa: l’elevata efficienza energetica costa oltre il 40% in più (269.632 euro vs. 159.006 euro).


Poco sotto tale percentuale le Isole (39%). Al Nord-Ovest la forbice si attesta sul 30%, 20% al Sud. È al Centro che lo scostamento si riduce sensibilmente: un 16% circa (259.367 euro contro 218.964 euro).


La ricerca ha inoltre ha analizzato anche il costo delle bollette di gas ed energia a seconda della classe energetica di una casa di 100 metri quadri. La bassa efficienza energetica al nord costa 1.964 euro/anno al Nord-Ovest e 1.803 al Nord-Est. Nel resto del Paese, per la stessa classe energetica la bolletta si aggira sui 1.400 euro/anno.


Per quanto riguarda una casa di 100 metri quadri ad alta efficienza energetica, i costi maggiori si registrano al Sud e nelle Isole (892 euro/anno e 852 euro/anno). Al Centro ci si aggira sui 700 euro/anno, mentre al Nord si rimane tra i 500 euro/anno della parte Ovest e i 600 euro/anno di quella Est.


Se si comparano i dati si può vedere che nel Nord Ovest del Paese tra alta e bassa efficienza energetica c’è una differenza di 1464 euro annue e di 1203 euro nel Nord Est con un netto risparmio sulle bollette. Al Centro con una casa in classe energetica elevata si spende circa la metà di una casa energivora. Mentre al Sud e nelle Isole con un’alta efficienza energetica si ha un risparmio di circa il 60% annuo.


Secondo Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it, “Il costo del mancato ammodernamento delle nostre case in senso di una maggiore efficienza energetica lo vedremo quest’anno. Gli aumenti nel prezzo di luce e gas impatteranno in maniera significativa sul bilancio famigliare di quanti vivono ancora in immobili fortemente energivori.


Se fino ad ora la scelta della classe A era legata più che altro ad un’evoluzione in chiave green della società moderna, adesso diventa un tema di ‘portafoglio’: semplicemente non ci si potrà più permettere di vivere in abitazioni a bassa efficienza energetica”.




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