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Maria Chiara Sabato

Garbatella, come in una favola

Garbatella quartiere da favola. Così il Financial Times, il famoso giornale britannico, ha definito il quartiere a Sud di Roma costruito a partire dal 1919 su modello delle città giardino inglesi.



Nell’articolo del Financial Times, scritto da Davide Ghiglioni, Garbatella è definita “uno dei quartieri più interessanti di Roma con le sue case molto diverse l'una dall'altra e la sua varietà eclettica di ristoranti tradizionali e bar alla moda”.


La zona, sebbene poco noto ai turisti perché lontana dalle maggiori attrazioni della città, è adattissima per una passeggiata romantica che, secondo il giornalista, “vi farà sentire come in una favola”.


E poi aggiunge “Se siete patiti di storia, è come aprire un libro di storia con pagine perfettamente conservate. Se l'architettura e lo sviluppo urbanistico sono la vostra passione, sicuramente sarete soddisfatti, mentre i golosi saranno felici degli affascinanti ristoranti che punteggiano questo quartiere verdeggiante”.


Nell’articolo, Ghiglioni guida il turista per le vie e i monumenti della Garbatella: Piazza Brin, il teatro Palladium in stile Art Nouveau, la "Chiesoletta" dedicata ai Santi Isidoro ed Eurosia, la Chiesa di San Filippo Neri in Eurosia e la Chiesa di San Francesco Saverio alla Garbatella, le catacombe di Commodilla, la scalinata degli innamorati, il ponticello medioevale in piazza Eugenio Biffi e gli alberghi suburbani. Oltre ai monumenti, Garbatella offre una serie di locali, bar alla moda ma anche ristoranti tipici romani.


Con i suoi archi, le sue fontane e le sue palazzine il quartiere sembra un mondo a parte rispetto al resto della città anche se altre zone conservano architetture simili: sono Città Giardino, iniziata nel 1919, il rione di San Saba di fronte all'Aventino e il quartiere Italia, costruito sempre negli anni ’20 del ‘900.


Un aspetto curioso riguarda il nome della Garbatella. Secondo una teoria, il nome deriva dalla contrazione di “Garbata ostella”, un’ostessa molto premurosa verso i bisognosi. Tuttavia, la malizia popolare le attribuiva una gentilezza che andava oltre i comuni servizi caritatevoli. Un’altra teoria dice invece che il nome voleva solo distinguere tra un’oste garbata e sua figlia, la garbatella.


Il quartiere è stato spesso utilizzato per film e fiction televisive ed è il luogo di nascita degli attori Enrico Montesano, Gigi Proietti e Valerio Mastandrea.

Per arrivare in zona basta prendere la metropolitana linea B e scendere alla fermata “Garbatella”.

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