COS’È L’IMU
Scade il 16 giugno la prima rata dell’Imu. Il saldo va versato entro il 16 dicembre 2023.
L’Imu è l’imposta municipale che devono pagare tutti i proprietari di fabbricati, escluse le abitazioni principali che non sono classificate nelle categorie catastali da A/1, A/8 e A/9.
Foto di Vecislavas Popa/pexels
L'imposta è dovuta per anni solari proporzionalmente alla quota e ai mesi dell'anno nei quali si è protratto il possesso. Se durante l’anno il bene è stato venduto bisogna pagare i mesi di possesso. Se un bene è posseduto più della metà del mese va calcolato il mese intero.
L'Imu, introdotta a partire dall’anno 2012 in sostituzione dell’Ici, si applica in tutti i comuni del territorio nazionale, ma l’importo varia a seconda dei comuni che possono cambiare ogni anno l’aliquota.
CHI DEVE PAGARE L’IMU
Devono pagare l’Imu anche i proprietari di aree fabbricabili e di terreni agricoli.
La tassa inoltre deve essere pagata anche dai titolari di diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing.
Gli affittuari non devono pagare l’Imu ma solo i proprietari dell’immobile.
L’ABITAZIONE PRINCIPALE
L’Imu per l’abitazione principale non è dovuta. Per abitazione principale si intende l’unità immobiliare in cui si risiede abitualmente.
Sono assoggettate al regime Imu dell’abitazione principale le pertinenze della stessa classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un'unità pertinenziale per ciascuna di tali categorie, anche se iscritte in catasto unitamente all'unità ad uso abitativo.
CASE ASSIMILATE ALL’ABITAZIONE PRINCIPALE
Sono assimilate all’abitazione principale le seguenti dimore:
le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari, anche in assenza di residenza anagrafica;
i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture 22 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24 giugno 2008, adibiti ad abitazione principale;
la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice che costituisce altresì, ai soli fini dell'applicazione dell'imposta, il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario stesso;
un solo immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto e non concesso in locazione dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dal personale appartenente alla carriera prefettizia.
Dal 2020, nel caso dell’ex coniuge l’assimilazione ad abitazione principale è legata all’affidamento dei figli e non è confermata l’assimilazione per i cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritto all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero).
VILLE, PALAZZI E CASTELLI
Qualora l’abitazione principale sia classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (cioè tutte le abitazioni considerate di lusso come ville, palazzi e castelli), il proprietario deve comunque pagare l’Imu.
RIDUZIONE DELL’IMU
Si ha diritto a una riduzione del 50% dell’Imu in caso di concessione dell'immobile in comodato d'uso a parenti in linea retta di primo grado (genitori-figli). Ê inoltre necessario che il contratto sia regolarmente registrato e che la casa sia utilizzata dal comodatario come abitazione principale.
I pensionati residenti all’estero con un solo immobile in Italia hanno diritto a un’esenzione del 37,5% purché l’immobile non sia locato né concesso in comodato d'uso.
Il proprietario di un immobile concesso in locazione a canone concordato ha diritto a una riduzione del 25% dell'imposta. Il proprietario di una casa affittata a canone libero paga l'intero importo.
Gli immobili dichiarati inagibili o non abitabili o gli immobili storici hanno diritto alla riduzione della base imponibile dell'Imu al 50%.
COME SI PAGA L’IMU
Per pagare la prima rata dell'Imu 2023 bisogna utilizzare il modello F24 reperibile presso gli sportelli bancari e gli uffici postali. Il pagamento può avvenire anche online, oppure attraverso gli intermediari fiscali abilitati (commercialisti e consulenti fiscali).
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