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Chi paga l'Imu?

Entro il 16 giugno bisogna pagare la prima rata dell’Imu, l’imposta municipale sui beni immobiliari. La seconda scadenza è il 16 dicembre. La tassa è obbligatoria per:



  • · i proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni;

  • · i titolari del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie;

  • · il coniuge assegnatario della casa coniugale a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio

  • · i concessionari nel caso di concessione di aree demaniali;

  • · i locatari per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.


Non pagano invece l’Imu:

  • · la casa coniugale assegnata all’ex coniuge a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione del matrimonio; ad esempio, se il marito è titolare di una casa che il giudice assegna alla moglie, non dovrà pagare l’Imu anche se poi acquista un altro immobile e vi va a vivere;

  • · le abitazioni appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale (e relative pertinenze) dei soci assegnatari o destinate a studenti universitari soci assegnatari, anche se non residenti;

  • · gli alloggi sociali;

  • · il fabbricato iscritto in catasto come unità immobiliare unica, posseduto (e non locato) dal personale in servizio permanente delle Forze armate, di polizia, vigili del fuoco e della Prefettura (per il quale non è richiesta la dimora abituale e la residenza anagrafica).

  • · l’abitazione principale (e relative pertinenze) purché non si tratti di immobile di lusso (ossia non deve essere accatastato nelle categorie A/1, A/8 o A/9);


Per quanto riguarda la prima casa, i proprietari non devono pagare l’Imu se hanno la loro residenza anagrafica in quell’abitazione e la utilizzano come abitazione principale. Se invece vivono in un’altra casa devono pagare l’Imu.


Se in una famiglia entrambi i coniugi hanno comprato casa nello stesso comune come prima casa, solo la casa in cui la famiglia ha la sua residenza e vive normalmente non pagherà l’Imu.

Il fatto di essere proprietari di un immobile pagato come prima casa non basta ad avere l’esenzione Imu perché è necessaria residenza legale nello stesso.


In alcuni casi, inoltre, l’Imu è dovuta anche se si tratta di abitazione principale: ciò avviene se per il catasto la casa è considerata di lusso. Rientrano in questa categoria le abitazioni A/1, A/8 e A/9 cioè abitazioni di tipo signorile, ville, palazzi, castelli e abitazioni di pregio.


Per quanto riguarda le pertinenze – cioè gli immobili accatastati come C/2 8magazzini e locali di deposito, cantine, soffitte, solai), C/6 (stalle, rimesse, posti auto, autorimesse senza fine di lucro) e C/7 (tettoie chiuse o aperte) – la legge dice che si può godere dell’esenzione Imu per un massimo di tre pertinenze, una per ogni categoria.


Se quindi un proprietario ha due posti auto o due cantine collegate all’abitazione principale, dovrà pagare l’Imu per uno dei due garage o per una delle due cantine.


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